
Biografia
Anna Paola Bacalov nasce nel 1965, il 21 marzo, a Roma, di madre colombiana e padre argentino, madre attrice e danzaterapeuta, padre pianista, compositore e direttore di orchestra. Si sente italiana ma non solo. La danza è sempre stata molto presente nella sua vita.
Ha insegnato danza per diversi anni in forma di seminari o cicli di incontri.
Gli spettacoli a cui ha preso parte sono stati rappresentati in Portogallo, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Germania, Inghilterra, Finlandia, Norvegia, Ex Jogoslavia, Iran, Russia, Giappone, Africa, America del Nord, America del Sud.
Dal 2005 è impegnata nello studio del Rolfing®, Integrazione Srutturale.
Si è diplomata a Monaco di Baviera e ora a Roma, riceve a studio, praticando sessioni individuali di Rolfing® / Integrazione Strutturale.
Ha avviato recentemente un gruppo di studio per favorire scoperte e processi sottili e profondi che possono manifestarsi e compiersi nelle persone, attraverso esercizi e pratiche di percezione, ascolto, immaginazione, contatto, osservazione, condivisione, anatomia in movimento.
Rassegna stampa
Recensioni
La Repubblica
( Di necessità virtù ) “…un dialogo serrato di suggerimenti e di improvvisazioni colte al volo del ritmo che si fa danza, gesto, intreccio coreografico, perfino flusso narrativo.” Nico GarroneIl Mattino
(Di necessità virtù ) “… Lo spettacolo, realizzato con pochi elementi, ha alla base un’ acuta analisi sul rapporto tra linguaggio musicale e danza… nasce un interessantissimo contrappunto…” Roberta AlbanoSi torna alle passioni, violentemente sospinte da un’intenzione, con e le mani? No, solo i guanti ho
perso di Anna Paola Bacalov, oggi Balgrad, Associazione Gradzero.
Danzatrice impegnata in una decisiva ricerca del linguaggio danzato dentro le storie del nostro
tempo, un tempo che non ci priva del dolore (del sentimento in genere) e della consapevolezza di
questo nella responsabilità di doverlo raccontare, condividerlo, fuori e dentro noi stessi.
Un campo distante dalle luci urbane, uno spaesamento pittorico che ha l’occhio di Van Gogh o di
Kurosawa, per noi potrebbe valere anche un campo arcaico, che la letteratura ci ha tramandato come
luogo del pianto delle troiane, un campo della fatica di Segantini o dei disperati di Courbet; è il luogo
stracolmo di polvere dove tre donne cercano, attendono, sanno disperarsi della loro solitudine, i loro
uomini forse non torneranno, le sagome dei cappotti sono lì a ricordarne almeno l’odore.
Paolo Ruffini- critico
Gazzetta del sud
(Il ladro di anime) “… i protagonisti di un gioco estroso e fantasioso, dove la danza diventa raffinata arte…i sei interpreti di questo lavoro sono veramente bravi…”Il Messagero
(Piazze Meridiane ) “… E’ il caso del personaggio in bicicletta – affidato ad un interprete sensibile come Anna Paola Bacalov, danzatrice di qualità davvero uniche…” Donatella BertozziIl Messagero
(Pinne in un deserto d’acqua) “… di grande qualità anche la presenza degli interpreti… e le superiori qualità tecniche e interpretative di Anna Paola Bacalov, una giovane danzatrice che con questo spettacolo entra di diritto fra le migliori della nuova danza italiana. “ Donatella BertozziLa Repubblica
( Pinne in un deserto d’acqua ) “… In un assolo si stacca per una sua forza interiore Anna Paola Bacalov.” Alberto TestaLa Repubblica
( Diario segreto contraffatto ) “…Decisamente Diario segreto contraffatto rappresenta per Giorgio Barberio Corsetti e per il suo gruppo composto da … un magistrale punto d’ arrivo…” Nico GarroneIl Messagero
(Diario segreto contraffatto ) “… Gli attori- danzatori (tutti molto bravi) si avviano con decisione, con gioia, perfino con furore, verso dimensioni illuminate d’ immenso…” Vittoria OttolenghiIl Messagero
(Il ladro di anime) “… E lo spettacolo-movimento, grazie all’ impegno calibratissimo dei sei attori…,marcia spedito come un treno, alimentato da una ironia che lo sostiene da cima a fondo. E lo spettatore che era salito su quel treno fa persino un po’ di fatica a scendere. Renzo TianPanorama
(Il ladro di anime ) “… il fresco prodotto diretto da G. B. C. … che è stato il maggior successo del festival… “ Franco Quadri“… Suoi patner puntuali e precisi, dalla tecnica gestuale precisa e impeccabile…” Francesco Tei
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